Un itinerario ad anello di circa 8km tra faggete e splendidi panorami dal crinale con partenza da Tagliole (Pievepelago).

Se avete già frequentato le montagne nel comune di Pievepelago sicuramente avrete avuto già la possibilità di ammirare dal vivo il Lago Santo Modenese e i sentieri bellissimi che portano verso il Lago Baccio o fino alla vetta del Monte Giovo o Rondinaio.

L’itinerario che qui consigliamo inizia poco prima di arrivare al parcheggio del Lago Santo e vi dà la possibilità di ammirare panorami incredibili dopo essere passati per faggete incantate.

La partenza

Lasciate la macchina a Tagliole, la frazione più alta di Pievepelago, e all’inizio del paese trovate il il sentiero CAI 533.

Dopo un tratto immerso nella faggeta arriverete a Costa Paradiso, un nome che già è sufficiente a descrivere la bellezza del luogo.

faggeta tagliole

Proseguendo lungo il sentiero si esce dalla vegetazione e si arriva dopo una salita in vetta al Monte Nuda.

In vetta

Questo è sicuramente uno dei luoghi con il panorama più ampio e suggestivo del nostro Appennino Modenese.

La vista infatti spazia a 360° ed è possibile ammirare dal Monte Cimone al Corno alle Scale, poi i Monti Rondinaio e Giovo ed infine le Alpi Apuane, l’Appennino Reggiano con il Monte Cusna e la pianura con la Pietra di Bismantova.

Nelle giornate limpide la vista è semplicemente spettacolare e potrete divertirvi a orientarvi e individuare tutti i luoghi e monti conosciuti.

vista monte cimone
Vista su Monte Cimone

 

vista monte nuda
Vista verso le Alpi Apuane

Il rientro

Per rientrare verso il punto di partenza si comincia la discesa seguendo il sentiero CAI 535 con cui si raggiunge prima Colle Il Boschetto (1690 m) e poi il crinale del Groppo Di Tagliole (1526 m) per poi scendere di nuovo fino al parcheggio di Tagliole.

Arrivati a Tagliole consigliamo di approfittarne per andare a vedere l’Olmo di Casa Mordini, l’esemplare di olmo più antico di tutta Italia.

 


Questo itinerario è qui pubblicato grazie alla collaborazione con InMontagnaDiLunedì che ringraziamo per le fotografie e la traccia .gpx che ci hanno fornito.

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