Le Cascate del Rio Bucamante, celate tra i pendii boscosi del territorio di Serramazzoni, sono raggiungibili da Granarolo, risalendo il sentiero immerso nei boschi lungo il torrente, oppure da Monfestino.

Le cinque cascate naturali del Rio Bucamante e i rari esemplari di flora del luogo presentano un fascino particolare e costituiscono una delle oasi naturalistiche più belle, presentandosi senza dubbio, dal punto di vista naturalistico, come uno degli itinerari più belli e suggestivi della collina modenese.

cascate del bucamante
Foto di Gabriele Benassati

Perché si chiamano “Cascate del Bucamante”

Il nome “Bucamante” deriva dalla leggenda di due amanti: l’aristocratica Odina e il giovane pastore Titiro, i quali, non potendo vivere alla luce del sole il loro amore, ostacolato dalla famiglia di lei, si gettarono in quelle acque da quel giorno chiamate “Buca degli amanti”, da cui il nome Bucamante.
Le Cascate del Bucamante devono il loro nome alla tragica storia d’amore del pastore Titiro e della nobile dama Odina, diciassettenne, bionda e bellissima.
La damigella era solita fare lunghe passeggiate per i boschi in compagnia della sua domestica. Durante una di queste scampagnate incontrò il giovane pastore Titiro, anch’egli bello come un angelo.
I due si innamorarono all’istante e, dopo quel primo giorno si incontrarono ancora, in segreto. Un giorno però, la domestica li sorprese e, forse rosa dall’invidia, corse a raccontare tutto ai genitori di Odina, che decisero di rinchiudere la figlia nel castello.
Una mattina, però, Odina riuscì a fuggire e, correndo senza mai fermarsi, raggiunse Titiro.

Nel frattempo le ricerche della fanciulla erano iniziate; così, quando i due innamorati udirono le voci dei domestici tra gli alberi, ormai vicinissimi, capirono che per il loro amore non ci sarebbe stato scampo. Decisero così di gettarsi nella cascata, stretti in un tenero abbraccio che li avrebbe uniti per l’eternità. Nella caduta, il peso dei loro corpi avvinghiati fece cedere il terreno sotto la cascata, che da allora – in omaggio a questa tragica vicenda – prende il nome di Bucamante.

Come raggiungere le Cascate del Bucamante

Per ammirare le Cascate si può seguire il sentiero che segue il corso del fiume. È il sentiero n. 1 denominato “Odina”. Questo è lungo circa 2,2km se percorso all’andata e al ritorno.
L’itinerario è descritto sul nostro sito a questo link.

Si può prendere il sentiero dal parcheggio di Granarolo, arrivando dalla SS12 e seguendo indicazioni per Pazzano e cascate Bucamante.
In alternativa è possibile la partenza da Cornazzano.

Se invece volete fare un itinerario più lungo ma che allo stesso tempo comprenda la visita alle Cascate del Bucamante vi consigliamo il nostro itinerario che parte da Serramazzoni, lungo circa 13km.

Vi invitiamo anche a scaricare il depliant dedicato alle Cascate

 

Le foto che vedete sono di Gabriele Benassati che ringraziamo per l’autorizzazione a condividerle!

Se volete un’anticipazione di quello che vi aspetta potete vedere il video che abbiamo realizzato ad Aprile 2024!