Una lavagna di pietra arenaria di oltre 20 metri con incisioni che sono databili tra il II e I secolo a.C.

Oltre 2000 anni di storia giunti fino ai giorni nostri!

Forse non tutti sanno che nei pressi della borgata La Sega, poco prima di arrivare a Ospitale (nel comune di Fanano), si trova una delle testimonianze storiche più importanti non solo del nostro territorio ma di tutta Italia.

Stiamo parlando delle incisioni rupestri che sono state fatte su una parete di arenaria lunga oltre 20 metri e alta 3 e che si crede possanoo risalere al 90 a.C. e al periodo della Guerra Sociale contro Roma.

Le incisioni sono state oggetto di numerosi studi anche da parte della Oxford University e hanno portato alla decifrazione di quello che è inciso grazie anche al linguista Adolfo Zavaroni.

incisioni rupestri sega ospitale

Le incisioni hanno fatto molto discutere e studiare per capire chi può averle fatte e a quale popolazione riferirsi.

Secondo un recente studio di Adolfo Zavaroni, pubblicato anche sulla rivista Il Frignano, le incisioni possono essere riferite ai Friniati, la popolazione di ceppo ligure da cui viene il nome della regione Frignano. Lo stesso alfabeto e ceppo semantico sarebbe stato ritrovato anche in altre incisioni (come quella sul Ponte d’Ercole) in cui i Friniati fanno riferimento a sé stessi chiamandosi Umbri od Ombri e le incisioni di Ospitale fanno proprio riferimento a una Lega o Federazione Umbra. Per chi volesse approfondire può consultare l’articolo a questo link.

Le pareti  dunque volevano esortare eventuali altri viaggiatori che sarebbero passati da lì per unirsi a loro per formare una Lega Umbra; “colpisci, si devono abbattere”, “spezza i vincoli”, “unisciti, non indugiare”, “fenderò colui che prendo”.

Queste alcune delle iscrizioni decifrate da Giancarlo Sani, appassionato ricercatore di incisioni rupestri e Adolfo Zavaroni. (Fonte ModenainDiretta).

Ricordiamo che la parete era proprio in un luogo strategico e molto visibile.

È infatti posizionata lungo un tratto della Via Romea e in un passaggio obbligato per chi percorreva la Via Romea Longobarda (partendo da Tarvisio) e chi percorreva la Via Romea Nonantolana (partendo appunto da Nonantola).

Parlando delle incisioni di Sega è doveroso ricordare anche il lavoro svolto per anni da Davide Breveglieri, abitante di Sega e appassionato di storia che dedico tanti sforzi ed energie per la valorizzazione e riconoscimento del sito.

Le incisioni sono anche di difficile lettura per il fatto che sono state sovrascritte nel tempo.

Come raggiungere le incisioni di Sega

Le incisioni sono posizionate nel bosco tra la borgata di Sega e Ospitale lungo la Via Romea Nonantolana.

Per raggiungerle quindi potete scegliere di andare a visitare il borgo di Sega e da lì seguire la via Romea in direzione Ospitale. Dopo qualche centinaio di metri troverete sulla destra una deviazione verso il fiume con un piccolo sentierino.

Attualmente (Settembre 2022) il sentiero avrebbe bisogno di un po’ di manutenzione. Consigliamo quindi di prestare massima attenzione nel percorrerlo, di dotarsi di scarpe da trekking e bastoncini e di evitare di andare a visitare le incisioni quando il sottosuolo può essere scivoloso.

L’indicazione del sentierino per andare a vedere le incisioni
In alternativa potete arrivare fino alle incisioni partendo a piedi da Fanano e seguendo la Via Romea o percorrendo il tratto da Ospitale a Sega (lasciando la macchina a Ospitale).

Altre incisioni nel territorio

L’interesse di queste incisioni è dovuto al fatto che non sono le uniche ritrovate nel Frignano.

Incisioni simili sono state trovate infatti:

-nella piccola grotta chiamata Tana delle Fate presso il Lago Pratignano;
– nella Buca del diavolo (conosciuta anche come tana della volpe) , presso Treppio, alta Val Limenta, (Pistoia)
– a S. Michele di Pievepelago presso l’imbocco del sentiero che porta al Ponte del Diavolo presso Fiumalbo (Alto Appennino Modenese)
– presso il Ponte d’Ercole, nel punto d’incontro dei territori di tre comuni dell’Appennino modenese: Polinago, Pavullo e Lama Mocogno
– a Le Caselle, un borgo abbandonato dominante la media Valle di Ospitale
– a Rovinamala, distante circa 30 km da Ospitale (Rovinamala è un vecchio piccolo borgo, ora in rovina, nel comune di Montecreto).
(fonte Gian Lauro Levrini)