Sul greto del Torrente Rossenna, in posizione appartata, si trova l’Oratorio di Santa Croce.
Con pianta ottagonale, cupola a tamburo e finestre ottagonali, l’edificio odierno é l’ampliamento e il parziale rifacimento di un’antica cappella, originariamente costruita nel 1769, danneggiata dalla piena dei Torrenti Rossena e Cervaro nel 1842.

La presenza di un oratorio dedicato alla Santa Croce è documentata fin dal 1006 ed è arricchita di racconti di eventi straordinari.
In particolare si narra che tale Bartolomeo Casolari il 3 aprile 1769 in compagnia del figlioletto, durante il tragitto per raggiungere un fondo di sua proprietà, notò un sasso con una croce che si distingueva per un diverso colore. Si gridò al miracolo e la croce, si dice visibile anche di notte, diventò ben presto famosa.
Molte persone provenienti dal modenese, dal reggiano, dal mantovano vennero ad ammirare il fenomeno e per chiedere grazie.

Quel bambino, piccolo testimone dell’evento, una volta adulto, si impegnò perchè sul luogo fosse ricostruito un oratorio da dedicare al culto della Santa Croce.

oratorio santa croce gombola polinago
Foto di Claudio Cavazzuti

In un’altra versione si racconta invece che il ritrovamento del sasso fu fatto da una devota signora. La pietra fu trasportata nella chiesa del castello ma a distanza di poche ore sparì misteriosamente per ricomparire nuovamente nel fiume, nel luogo esatto in cui era stata trovata.
I fedeli colpiti dall’inspiegabile fenomeno decisero di costruire l’oratorio.

Quale che sia la leggenda e la storia reale, resta un luogo magico da visitare assolutamente!