Una delle più belle pievi dell’Appennino Modenese. A poca distanza dalla pianura, in un luogo di estrema pace e tranquillità.

Tra tutte le pievi dell’Appennino modenese, quella di Rocca Santa Maria si annovera sicuramentefra le più antiche e suggestive. Il suo profilo inconfondibile si rileva in lontananza al turista ed al Pellegrino, simbolo di arte e storia nel verde paesaggio collinare.
Sorge isolata dal resto del borgo, sulle prime pendici dell’Appennino modenese su una rupe quasi inaccessibile che domina la pittoresca valle del torrente Fossa.

La storia

La pieve era annessa ad un antichissimo fortilizio che faceva parte di una serie di torri e luoghi fortificati a presidio della vallata, con Nirano, Fogliano, Torre delle Oche e Spezzano.
Dal 1038 appartenne al marchese Bonifacio di Toscana e quindi a sua figlia Matilde di Canossa, che la cedette nel 1108 al vescovo di Modena.
La datazione delle origini della pieve è controversa e risalirebbe ad epoca preromanica, per taluni studiosi all’VIII-IX sec. Alla metà del Settecento subì la sopra elevazione della navata centrale, determinando così la struttura monocuspidale della facciata, in origine “a capanna” con due semplici spioventi.
Furono anche eliminate le due piccole absidi laterali lasciando solamente l’abside centrale, con tracce di archetti pensili, che ha orientamento liturgico a est, cioè verso il sorgere del sole la cui luce è metafora della grazia divina. I restauri eseguiti tra il 1913 e il 1937 hanno voluto restituire alla chiesa l’aspetto romanico, rifacendo la facciata in pietra e realizzando la copertura in capriate lignee.
L’interno, semplice e maestoso, a tre navate, possiede un fascino raccolto e solenne, con le ampie arcate che appoggiano su quattro colonne e semicolonne basse e poderose.
Gli splendidi capitelli databili all’XI secolo, in stile preromanico o romanico precoce, sono ornati da intrecci vegetali, con foglie e fiori stilizzati, nastri e volute, e sono ritenuti fra i più belli del Nord Italia. La base della seconda colonna di destra ha i paraspigoli scolpiti con teste di animali – leone, caprone, orso, grifone – che simboleggiano il male schiacciato dalla Chiesa.

Il pilastro a sinistra dell’altare maggiore conserva un antico tabernacolo, scavato e ornato dai simboli eucaristici di un calice e spighe stilizzate.
La Pieve di Rocca Santa Maria il 28 agosto 1974 fu eretta a Santuario Mariano con decreto dell’arcivescovo di Modena mons. Amici.
All’esterno della Pieve è posta una campana con lo stemma gentilizio dei Da Savignano: porta la data 1370 ed è la terza campana più antica della Provincia di Modena.